giovedì 19 gennaio 2012

Tutta colpa di Blair

Prima di vedere una scena di Gossip Girl, in cui Blair si crogiolava in una vasca da bagno con una scatolina di Ladurée tra le mani, ignoravo completamente l'esistenza di un intero mondo fatto di colori pastello,  farina di mandorle e  ganache: il magico mondo dei Macarons.



Prima di riuscire ad assaggiarne uno davvero degno di questo nome ho dovuto attraversare pericoli, intemperie, baci di dama, meringhe e amaretti malamente spacciati per Macarons ... Finché non ho incontrato lui, Pierre Hermé (oddio, piuttosto un corner shop all'interno di Printemps a Parigi!): la goduria fatta dolcino. 

Il macaron è ... è... eh. 

Un macaron racchiude un equilibrio di morbidezza, croccantezza e gusto che... Niente, dovete soltanto provarne uno, e che sia ben fatto. 

E dal momento che non posso salire su un aereo ogni volta che mi scatta una voglia, internet mi ha condotto qui, a "casa" di Pinella, dove ho passato interi pomeriggi a studiare, prendere appunti e sognare un paio di giorni liberi in cui mettermi a cucinare.

Prima di leggere la ricetta, sappiate che per quanto possa sembrare lunga, vale sempre la regola che "se ce l'ho fatta io.... ecceteraeccetera" (e intendo dire che per me è una vittoria riuscire a montare due albumi a neve...). 


Altra premessa: sono la donna che fa le cose a metà; e ciò significa avere tutto il necessario per fare un dolce, essere armata fino ai denti, cominciare a sbattere, montare e "saccapochare" ... e poi accorgersi di avere un colorante che NON va bene per i macaron :( (leggi: colorante liquido... da quello che ho capito spulciando qua è là, sarebbe meglio usarne in gel o in polvere. Mi cogliete impreparata, mi prendo il 4 e tornerò quando avrò studiato di più). ... ehm... Ovviamente il fatto che il colorante non andasse bene non mi ha frenato dall'usarlo.. ne ho usato poooooooco poooooooco (ecco perché il colore è un rosino timido timido). Ma non diciamolo a nessuno. La prossima volta farò le cose fatte bene. Spero.

Ultima premessa, giuro: la ricetta per l'impasto dei macarons è di Maurizio Santin.


Per venti macarons:

125 gr di farina di mandorle
225 gr di zucchero al velo
120 gr di albumi vecchi di almeno un giorno*
60 gr di zucchero semolato
Coloranti alimentari

*la cosa ha scosso anche me, ma tant'è. 

Condizione sufficiente e necessaria: la farina di mandorle deve essere fiiiiiiiiiiiiine fiiiiiiiiiine: io per eccesso di zelo la mia l'ho ripassata nel Bimby a velocità Turbo!
Setacciare la farina con lo zucchero al velo.
Montare gli albumi e a metà lavorazione aggiungere un cucchiaio di zucchero; aggiungere la restante parte di zucchero cucchiaio per cucchiaio, fino ad ottenere un composto sodo e lucido.
Aggiungere pian piano le polveri nei bianchi (io le ho aggiunte setacciandole, sempre eccesso di zelo!) e rimescolare con una spatola dall'alto verso il basso, in modo da non smontare il tutto,  raccogliendo anche il composto dalle pareti. Ed è in questa fase che ho messo qualche goccina di colorante alimentare rosso.
L'impasto deve risultare liscio, brillante e formare un nastro ricadendo sulla massa (ci siete riuscite? Bene, avete appena superato il livello UNO: il macarronage!!!!!!)

Mettere l'impasto in una sac à poche e depositare dei piccoli dischetti da circa 4 cm su un foglio di carta siliconata (la carta siliconata è diversa dalla carta forno, come vedete dalla foto... Io l'ho trovata in un ingrosso, della Silikomart): fase in cui ho avuto non poche difficoltà a fare i dischetti tutti uguali, come potete vedere dalla foto ^_^ 


... ed è quindi stata la fase in cui ho deciso che i miei macarons comprendono i macarons mamma e papà e i macarons cuccioli.

Far asciugare per non meno di 30 minuti: non abbiate fretta, datevi un tono perché state eseguendo nientepopodimenoche il croutage, necessario affinché la superficie dei macarons "solidifichi" un pò!

Per la cottura scaldare il forno ventilato a 145°, e al momento di infornare ho posto in basso una teglia da forno vuota, in modo da schermare il calore sui miei dolcetti.
Il tempo di cottura indicato è di 13 minuti, ma ovviamente varia da forno a forno (nel mio caso, 14 minuti!). Sempre per eccesso di zelo (tre eccessi di zelo in una sola ricetta fanno di me una psicopatica, lo so.) a metà cottura ho girato la teglia.

Sfornare i macarons. Farli raffreddare e incollarli con la farcitura prescelta.

Ecco, già la farcitura ;)

Io ho scelto di buttarmi su un classico, una ganache al cioccolato di Christophe Felder.

Ganache al cioccolato (C. Felder)

200 gr di panna calda
1 cucchiaio di zucchero
250 gr di cioccolato fondente al 60%
40 gr di burro

Scaldare panna e zucchero fino ad ebollizione.  Far fondere a bagno maria il cioccolato e aggiungere la panna lavorando con una spatola in gomma con movimenti circolari. Aggiungere il burro a piccoli pezzi. Far freddare e montare con le fruste.





Tips

Quello che sto per scrivere vi sconvolgerà. 
Dopo tutto sto lavoro, il minimo sarebbe quello di far volatilizzare nella vostra bocca tutti e venti i macarons.
 E INVECE NO. 

Non potete mangiarli subito, o meglio, sì potete, ma se avrete (ANCORA!) pazienza, e li lascerete riposare uno o due giorni, il loro sapore e la loro consistenza sapranno appagarvi di tutte le fatiche subite.

Un'altra cosa: la ganache, per comodità, l'ho preparata il giorno prima ^_^


Enjoy, really!



ah, no, un'altra cosa ancora. Fatemi gongolare: 




QUESTO ERA IL MIO PRIMO 

ESPERIMENTO!!!!!!!!

(e non mi vergogno a dire che quando nel forno li ho visti gonfiarsi un po' e diventare come quelli che avevo bramato a Parigi.... Ho esultato come ad un rigore dei mondiali!!!!!!)


Una cosa e poi basta: un sentito, sentitissimo e spontaneo ringraziamento al fotografo ufficiale dell'impresa. Non tanto per le foto ;) ma soprattutto per il fatto di non avermi fulminato quando gli ho impedito di assaggiarne uno subito. Grazie Amore.








2 commenti:

  1. Chicca,dimmi che ne farai qualcuno solo per me.
    Si,so montare gli albumi...E BASTA!
    Non ho pazienza e non riuscirei a farlo in nessun modo :)

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